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Villa Mazzanta

Villa Mazzanta ©PaoloRotelli
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Villa Mazzanta: Un Capitolo Affascinante della Storia del Manicomio di Volterra

La storia di Villa Mazzanta, situata tra Vada e Cecina, è intrisa di fascino e mistero, rappresentando un capitolo poco conosciuto ma affascinante nella storia del manicomio di Volterra. Costruita negli anni Quaranta come residenza estiva di Clara Calamai, celebre attrice del cinema italiano degli anni Quaranta, la villa ebbe una vita travagliata prima di diventare parte integrante del contesto psichiatrico.

Clara Calamai e la Nascita di Villa Mazzanta

Clara Calamai, nata a Prato nel 1909, ebbe una carriera cinematografica di grande successo, diventando nota anche per essere stata la prima a mostrare il seno nudo sul grande schermo italiano nel film “La cena delle beffe” del 1942, diretto da Alessandro Blasetti. Villa Mazzanta, la sua residenza estiva, fu costruita negli anni Quaranta e rappresentò un’oasi di lusso immersa nella vegetazione, con accesso diretto alla spiaggia.

Trasformazioni e Passaggi di Proprietà

Negli anni successivi, Villa Mazzanta passò attraverso diverse fasi e cambi di proprietà. Dopo che Clara Calamai cedette la villa negli anni ’50, cambiò diverse mani, diventando parte del colorato paesaggio della costa toscana. Tuttavia, fu negli anni ’70 che la villa prese una nuova direzione.

Villa Mazzanta e il Manicomio di Volterra

Verso la metà degli anni Settanta, in un periodo di notevole urbanizzazione nella zona, Villa Mazzanta fu acquistata dall’ospedale psichiatrico di Volterra. L’obiettivo era organizzare soggiorni estivi per gli internati, offrendo loro l’opportunità di godere dell’elioterapia e di vivere esperienze di socializzazione in un contesto diverso.

Colonie Estive e Iniziative Speciali

La presenza dell’ospedale psichiatrico nella villa portò a un’iniziativa unica: l’organizzazione di soggiorni estivi per i pazienti. Le colonie estive divennero un modo innovativo per integrare le persone con disturbi mentali nella comunità. Grazie a queste iniziative, si cercò di favorire l’inclusione e l’integrazione, anticipando in parte i principi della legge Basaglia n°180 del 1978.

Testimonianze e Ricordi

Le testimonianze di coloro che hanno vissuto o hanno avuto un legame con Villa Mazzanta sono preziose. Ricordi di infermieri, famiglie locali e persone coinvolte in varie attività durante i soggiorni estivi contribuiscono a rendere viva la storia di questo luogo unico.

Il Dopoguerra e l’Eredità di Villa Mazzanta

Dopo decenni di servizio come residenza estiva per i pazienti dell’ospedale psichiatrico, Villa Mazzanta ha subito diverse trasformazioni. Nel 2004 è stata trasformata in un residence, immersa in un parco di 5.000 mq. Oggi, continua a portare avanti la sua storia, diventando parte integrante della comunità locale.

Villa Mazzanta rimane un simbolo di innovazione e inclusione, rappresentando un capitolo unico nella storia del manicomio di Volterra e contribuendo a cambiare la percezione delle persone con disturbi mentali nella società.

Articolo in aggiornamento