Diario n°3: Omosessualità in manicomio
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Omosessualità in manicomio
Un altro aspetto della vita del manicomio giudiziario di Volterra, era costituito dal grande numero di sodomiti, – attivi e passivi – che c’erano.
Il problema dell’omosessualità, in carceri, manicomi, istituti vari e, (mi hanno assicurato) anche nei sanatori è particolarmente grave.
A Volterra, – perché di quella desidero parlare, – a occhio e croce, penso che un buon terzo dei ricoverati, fosse fattivamente o potenzialmente, affetto da una delle forme dell’omosessualità.
Ricordo un ragazzo triestino, A. J., di 19 anni.
Era stato inviato in manicomio giudiziario all’età di 12 anni.
Ora io mi domando: era stupido, o incosciente, il giudice che aveva mandato a Volterra quel ragazzo?
Io penso che quel giudice era scapolo, o, comunque, non avesse figli.
Un padre di famiglia, con la testa sul collo, infatti, ci pensa bene, prima di spedire un ragazzo di 12 anni, – qualunque sia il motivo dell’internamento – in u…