Comunicato (1911)

Riceviamo e di buon grado pubblichiamo la seguente lettera dell’Egregio Direttore del Manicomio Cav. Dott. Scabia, lieti di sapere che i lagni del personale infermieri da noi appena accennati non abbiano alcun fondamento e che anzi ragioni di lagnanze non sussistono affatto.

Volterra, 3 ottobre 1911.

Preg.mo Sig. Direttore

Nel Corazziere del 1. ottobre ho letto che «molti infermieri» hanno scritto una lettera nella quale si lagnano del vitto e di molte altre cose.

Naturalmente ho interpellato gli 82 infermieri e tutti…. 82 hanno dichiarato di non avere scritto la lettera, che il vitto è ottimo, abbondante cosi da avanzarne; non hanno lagni, aspettano solo l’aumento del salario deliberato dall’Amministrazione.

Penso perciò che un bello spirito si sia preso gioco del personale inviando una lettera bugiarda o che fra gli 82 ci sia qualche coniglio che non ha il coraggio delle sue idee, o ci sia qualche cattivo che nasconde vigliaccamente la mano che ha gettato il sasso.

Questi uomini però tosto o tardi si scoprono.

Ecco intanto la dichiarazione che spontaneamente è stata rilasciata dagli 82 infermieri.

I sottoscritti, vista la nota sull’odierno Corazziere, dichiarano di non essere autori della lettera inviata al periodico stesso e di non aver ragioni di lagno per il vitto o per altre motivazioni nella lettera stessa ricordate.

Seguono 82 firme.

Ringraziandola, Sig. Direttore,
Dev.mo,
Dott. LUIGI SCABIA
Direttore del Manicomio

Successivamente il Direttore del Manicomio ci inviava quest’altra lettera:

Volterra, 5 ottobre 1911.

Preg.mo Signor Direttore
Il personale impensierito dell’accusa menzognera che colpiva tutti indistintamente è riuscito a scoprire il collega autore della lettera e firmatario della dichiarazione che le ho trascritto.

Non faccio il nome per un sentimento di generosità.

Le dico solo che si tratta di persona che era stata di già licenziata per molte ragioni.

Dott. SCABIA LUIGI

Comunicato – l’articolo originale del 1911 de “Il Corazziere”