Verso le ore 18.45 del giorno 10 c. m., il signor Stelio Zandegiacomo, figlio del proprietario dell’omonimo negozio di coltellerie sito al numero 1 di corso Italia, notava distrattamente un individuo entrare nel negozio e mettersi a girare con arie indifferente tra i banchi, osservando la merce esposta.
Occupato a servire degli altri acquirenti il signor Zandegiacomo non aveva potuto avvicinarsi al nuovo cliente, ne si era preoccupato di tenerlo d’occhio.
Alcuni minuti più tardi aveva le brutta sorpresa di apprendere da un ragazzetto che l’uomo che girava tra
banchi aveva afferrato «qualche cosa» e si era allontanato in tutta fretta.
Il signor Zandegiacomo senza esitare si precipitava fuori dal negozio, in tempo per scorgere il ladro allontanarsi rapidamente sotto la galleria Protti, stringendo tra le mani una scatola che poi isultò contenere nove rasoi per un valore complessivo di 3100 lire.
Rincorso e fermato, l’uomo restituiva il maltolto e quindi senza opporre resistenza si faceva accompagnare al commissariato di Polizia.
Comparso davanti al Pretore, l’uomo, identificato per Il pregiudicato (20 precedenti penali) Guido Orazem di 59 anni, ha dichiarato di non ricordare assolutamente nulla di quanto accaduto: quel giorno egli si era soffermato abbastanza a lungo nella trattoria «Alle bandierette» in via Diaz e aveva bevuto un po’: i suoi ricordi si arrestano a questo punto, parte per il vino, parte perché affetto de una malattia mentale.
Nel corso dell’udienza è stato presentato a tale proposito un certificato medico del manicomio di Volterra.
Il Pretore Tavella ha concesso all’imputato l’attenuante per la speciale tenuità del danno, l’attenuante per aver risarcito il danno stesso prima dell’udienza ed infine l’attenuante delle semi-infermità mentale, condannandolo di conseguenza a 5 mesi e dieci giorni di reclusione e a 2500 lire di ammenda.
Pret. Tavella,
P. M. Affattati,
canc. Scelzo: dif. Padovani.
