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Regalerà al poliziotto la pietra filosofale (1948)

Regalerà al poliziotto la pietra filosofale (1948)
  • Data di pubblicazione:
    24 Ottobre 1948
  • Testata giornalistica:
    GIORNALE DI TRIESTE

Regalerà al poliziotto la pietra filosofale

«Buongiorno. Sono il Conte di Cagliostro. Che volete da me?», ha detto iermattina a un ispettore un tale, invitato a presentarsi in Polizia per regolarizzare un cambiamento d’indirizzo.

Ma nonostante la giustificata espressione di stupore del funzionario, il tizio non ha smesso la sua aria di redivivo, che ritorna sulla terra dalla notte dei secoli.

Aspirando una sigaretta con una voluttà forse mai provata da Giuseppe Balsamo, lo strano individuo ha incominciato a raccontare della sua amicizia con la maliosa Maria Antonietta e con i vari Luigi succedutisi sul trono di Francia.

Per non interrompere il filo ideale della sua corsa retrospettiva nel tempo, il funzionario gli ha chiesto se per caso voleva spiegargli il segreto della pietra filosofale.

All’udire Il nome del magico elemento, capace di trasformare il volgare piombo in oro sonante, il mago si è illuminato in volto.

Poi dopo un secondo di esitazione, ha detto che veramente non poteva accontentarlo, perché, ahimè, in quel momento la sua chiaroveggenza gli era nemica.

Però, per non smentire la sua fama, ha rilasciato al poliziotto una dichiarazione in cui, egli, Conte di Cagliostro, si impegna di procuragli quanto prima l’inesistente pietra.

Infine, esibiti i documenti, lo strano personaggio si è gongedato.

Trattasi di un certo Nicola C., dimesso recentemente da un manicomio di Livorno.

Egli è stato ospitato volta a volta negli ospedali di Volterra, Livorno, Trieste, Santo Stefano, Pianosa e Reggio Emilia.

Il poveretto è nato sotto l’infausto segno della pazzia, un suo fratello è tuttora degente in un manicomio, mentre un altro si è suicidato nel nosocomio di Genova.

II C. è inoltre pregiudicato per furto, frode in commercio e per tentato omicidio, per aver aggredito qualche anno fa un tale con un pugnaletto.

Nel 1921, si imbarco quale mozzo su una nave, raggiunse Colombo e Porto Said, e poi fini al nostro manicomio.

Regalerà al poliziotto la pietra filosofale (1948)