Ho veduto, a Volterra, nella cucina del manicomio criminale, alcuni pazzi criminali nel loro lavoro di cuochi: tagliavano un quarto di bue con certi coltellacci lunghi un braccio.
Sì, erano pazzi colpevoli di qualche feroce delitto, e confesso che mi accostai a parlare con loro non senza preoccupazione.
Un giorno che vennero a lite fra di’ loro, posarono i coltelli, buttarono i grembiuli e vennero alle mani.
A nessuno di essi balenò l’idea di servirsi di quell’arma pericolosa che avevano in pugno: e questa non era più un’arma ma uno strumento.
Non è questo uno dei segni più eloquenti della forza morale del lavoro?
Corrado Alvaro
Estratto da l’articolo “Nella città industriosa” del quotidiano “La Stampa” del venerdì primo gennaio 1937
Sito creato e sviluppato a fini divulgativi, senza alcun scopo di lucro.
Se dovessi riscontrare inesattezze o violazioni di copyright, ti preghiamo di segnalarlo via mail: info@manicomiodivolterra.it