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Gino Amleto Meneghetti: la storia del ladro gentiluomo del Sudamerica (1881-1976)

Il Ladro gentiluomo più famoso del Sudamerica

Gino Amleto Meneghetti
  • nome:
    Gino Amleto
    Meneghetti
  • alias:
    Il ladro buono Mario Mazzi Antonio Garcia Angelo Bianchi Amleto Gino Menotti Menichetti Italo Bianchi
  • status:
    Ladro gentiluomo
  • nascita:
    1 luglio 1881
    Vicopisano (PI)
  • morte:
    16 maggio 1976
    San Paolo (Brasile)
  • motivo di morte::
    Naturale
  • genitori:
    Angiolo Menichetti
    Laudomia Taccola
tag:

La storia di Gino Amleto Meneghetti, il “Ladro Buono”

Gino Amleto Meneghetti, noto anche come Amleto Giotto Foresto Labindo Menichetti, è un personaggio leggendario che ha lasciato il segno nell’immaginario collettivo del Sudamerica. Questo affascinante individuo ha vissuto una vita avventurosa e criminale, sfuggendo alle leggi e alle autorità in modo audace. Questo articolo esplorerà la sua vita, dalle sue umili origini a Vicopisano, in Italia, alle sue fuggitive avventure nel Sudamerica. Scoprirete come un ragazzo cresciuto in condizioni difficili è diventato un ladro gentiluomo famoso in tutto il mondo.

Origini umili a Vicopisano (PI)

Gino Amleto Meneghetti, noto all’anagrafe come Amleto Giotto Foresto Labindo Menichetti, è nato nel 1881 (sebbene alcune fonti citino il 1888 o il 1878) a Vicopisano, un pittoresco paese di pescatori in provincia di Pisa. Era il figlio di Laudomia Taccola e Angiolo Menichetti, quest’ultimo un trasportatore di sabbia del fiume Arno. Tuttavia, la famiglia in cerca di migliori opportunità economiche, si trasferì nel quartiere di San Michele a Pisa.

I primi passi nel mondo del crimine

Fin da giovane, Gino si associò a un gruppo di ragazzini coetanei che si dedicava a piccoli furti di frutta, galline e oggetti di poco valore. A soli 11 anni, venne arrestato per la prima volta e trascorse 3 giorni nel riformatorio di San Silvestro a Pisa. Nonostante un breve ritorno alla scuola, il suo buon comportamento non durò a lungo. Dopo poco più di due anni, venne nuovamente arrestato, dando inizio a una lunga serie di arresti per reati di furto.

Il tentativo di cambiare vita

Gino, all’età di sedici anni, cercò di cambiare vita e imparò il mestiere di meccanico e fabbro. Risparmiò denaro e si trasferì in Francia, dove suo zio possedeva un ristorante a Marsiglia. Tuttavia, anche questa nuova fase della sua vita venne interrotta da un arresto per possesso illegale di armi, il che lo condusse in carcere, alla deportazione e al ritorno in Italia.

La simulazione di infermità mentale

Per evitare ulteriori arresti e il servizio militare, Meneghetti simulò una malattia mentale. Fu visitato dallo psichiatra Eugenio Tanzi, che diagnosticò una forma di alienazione mentale.

Gli anni nel manicomio

Tra il 1905 e il 1910, Gino Amleto Meneghetti venne ricoverato in diversi manicomi, tra cui San Salvi e Volterra. Sorprendentemente, riuscì persino a fuggire rocambolescamente da Volterra non una, ma addirittura due volte.

Una carriera criminale iniziata a Santos, Brasile

A partire dal 1913, Gino Amleto Meneghetti iniziò una nuova fase della sua carriera criminale a Santos, in Brasile. In questo periodo, vantava un curriculum criminale notevole e divenne uno dei banditi più famosi del Brasile. Specializzato in furti, la sua abilità nel destreggiarsi tra la legge e il crimine lo rese una figura di rilievo nel mondo criminale del Sudamerica.

La fuga e la vita da fuggitivo

Durante la sua permanenza in Brasile, Meneghetti fu coinvolto in una serie di audaci furti e crimini, guadagnandosi una reputazione di ladro gentiluomo. Riuscì a sfuggire alle autorità più volte, dimostrando una destrezza e una intelligenza straordinarie nel suo percorso criminale.

La fine di una vita straordinaria

Gino Amleto Meneghetti visse una vita straordinaria, caratterizzata da crimini, fughe e avventure audaci. Morì il 23 maggio 1976 a San Paolo, Brasile, ma la sua leggenda vive ancora oggi nell’immaginario collettivo del Sudamerica.

In conclusione, la vita di Gino Amleto Meneghetti è stata una straordinaria saga di criminalità, fughe e abilità criminale che lo hanno reso un personaggio leggendario nell’immaginario del Sudamerica.

La sua storia affascinante continua a catturare l’immaginazione delle persone, dimostrando che la realtà può superare la finzione quando si tratta di avventure criminali.

La sua abilità nel destreggiarsi tra la legge e il crimine, insieme alla sua storia di fuga dal manicomio, lo rendono un personaggio affascinante nella storia del crimine mondiale, dimostrando che la realtà può spesso superare la finzione.

Fotografie di Gino Amleto Meneghetti

Illustrazioni dedicate alle avventure di Gino Amleto Meneghetti

Cortometraggio brasiliano dedicato a Gino Amleto Meneghetti

Gino Amleto Meneghetti: la storia del ladro gentiluomo del Sudamerica (1881-1976)
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