Franco Bellucci (1945-2020)
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nome:FrancoBellucci
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alias:Hulk, Architetto
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status:Paziente, Artista
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nascita:1945Livorno
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morte:30 agosto 2020Livorno
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motivo di morte::Naturale
Franco “Hulk” Bellucci, nato a Livorno nel 1945, ha attraversato una vita segnata da sfide straordinarie e una straordinaria espressione artistica. Questa breve biografia di Franco Bellucci, un noto artista italiano e esponente dell’Art Brut, ti svelerà la sua incredibile storia e il suo impatto nel mondo dell’arte.
Lotta contro l’avversità fin dalla nascita
Franco Bellucci era l’ultimo di tre figli, nato a Livorno nel 1945. La sua vita ha preso una piega drammatica fin dalla nascita, quando una grave lesione cerebrale causata da un violento attacco febbrile ha messo a rischio la sua vita. Questa lesione ha ritardato il suo sviluppo psicologico e lo ha privato della capacità di parlare. Tuttavia, la sua aggressività non era mai diretta verso gli altri o verso se stesso.
Un adolescente distruttivo e una svolta drammatica
Da adolescente, Bellucci sviluppò un comportamento compulsivo-distruttivo nei confronti degli oggetti che lo circondavano. Un episodio significativo avvenne il 15 febbraio 1961, durante un’eclissi solare totale che oscurò il cielo del Nord Italia. In preda a una crisi epilettica, gettò un televisore dalla finestra, causando il suo ricovero in ospedale. Qui distrusse gran parte dei mobili e successivamente fu affidato all’ospedale psichiatrico di Volterra.
Una vita sotto restrizioni
Nel Manicomio di Volterra, Franco Bellucci trascorse la maggior parte della sua giornata legato al suo letto. Era temuto per la forza fisica che dirigeva in modo distruttivo verso gli oggetti intorno a sé. Rompeva vetri delle finestre, strappava radiatori e rubinetti, causandosi anche gravi ferite alle mani. La sua esistenza era un equilibrio instabile tra la vita e la lotta per sopravvivere.
La rinascita attraverso l’arte
Tuttavia, la sua storia ha una svolta. Nel 1978, grazie alla Legge Basaglia che rivoluzionò il trattamento delle persone con problemi mentali in Italia, Franco Bellucci iniziò un percorso di recupero esistenziale. Fu trasferito nel Centro Basaglia di Livorno, dove iniziò a dedicarsi all’arte.
L’arte di Franco Bellucci
Franco Bellucci non parlava, ma aveva una relazione profonda con le cose che lo circondavano. Si impossessava di oggetti apparentemente banali e li sottoponeva a un processo di trasformazione, creando così assemblaggi surrealisti ispirati alla violenza e in stile naïf. Le sue opere erano straordinarie combinazioni di materiali disparati che sfidavano la percezione tradizionale dell’arte.
Riconoscimento internazionale
Le opere di Franco Bellucci non tardarono a ricevere il riconoscimento internazionale. Nel luglio 2015, le sue creazioni vennero esposte alla mostra di Art Brut “Banditi dell’Arte” a Tokyo, mettendo in luce il suo talento unico.
Un’esplorazione della materia
Franco Bellucci scolpiva le sue opere attraverso la frammentazione degli oggetti, non come un atto di aggressività, ma come una forma di esplorazione della materia. La sua arte rifletteva il desiderio di possedere e dare significato agli oggetti attraverso la creatività.
La sua eredità
Franco Bellucci ci ha lasciato nel 2020, ma il suo lavoro continua a ispirare e affascinare il mondo dell’arte. La sua storia è un esempio straordinario di come la creatività e la perseveranza possano emergere anche dalle situazioni più difficili.
Oggi, le opere di Franco Bellucci sono esposte in diverse mostre e gallerie d’arte in tutto il mondo, dimostrando che la sua visione unica e la sua capacità di trasformare la sua avversità in bellezza sono veramente senza tempo.
Inoltre, il suo contributo all’Art Brut, un movimento artistico che celebra l’arte non convenzionale e autodidatta, continua a influenzare e ispirare artisti di tutto il mondo. La sua vita e il suo lavoro sono un tributo alla resilienza umana e alla potenza dell’arte nel superare le sfide più grandi.
Alcune opere di Franco Bellucci
il Progetto ‘I Giocattoli di Hulk’
Il Progetto ‘I Giocattoli di Hulk’ è un viaggio unico: un’immersione nella vita e nell’arte di Franco Bellucci, un racconto poetico del suo passato e presente, una riflessione sull’ambiguità delle sue creazioni, sia opere d’arte che giocattoli. È un’indagine sull’infanzia e una testimonianza dell’alternativa all’istituzionalizzazione dei problemi di salute mentale.
A luglio 2018, in occasione del 40º anniversario della legge Basaglia, questo progetto si trasformerà in un libro. Puoi contribuire alla sua realizzazione pre-acquistandolo tramite la campagna di crowdfunding su produzionidalbasso. Un’opportunità unica per sostenere e far parte di questa straordinaria esplorazione artistica e umana.