Un folle strozzato in manicomio a Volterra da un pazzo criminale
La vittima aveva 30 anni: è stata soppressa mentre dormiva – Ancora oscuri i motivi del crimine • L’assassino (un sardo ventinovenne) si trovava internato nell’ospedale psichiatrico per avere violentata e uccisa una ragazza
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Data di pubblicazione:5 Settembre 1966
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Titolo:Un folle strozzato in manicomio a Volterra da un pazzo criminale
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Testata giornalistica:Stampa Sera
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PISA, lunedi mattina.
Un pazzo è stato strangolato da un altro demente nell’ospedale psichiatrico di Volterra.
La vittima è Giancarlo Fermalvento di 30 anni, di San Miniato (Pisa).
L’uccisore è il sardo Mario Luccheddu, di 29, da Cagliari, un giovane di notevole forza fisica.
Il fatto è accaduto nel reparto « Ferri » nel primo pomeriggio di sabato, ma si è appreso soltanto ieri. Era stato lo stesso Luccheddu ad avvertire gli infermieri che l’altro stava morendo, nella sua cameretta.
Il pronto intervento del medico di guardia, dott. Cesare Lusini, non ha potuto salvarlo.
Sul principio sembrava che il Fermalvento fosse rimasto vittima di un collasso cardiaco, ma da un più attento esame il dott. Lusini ha riscontrato che poteva trattarsi di una morte violenta e ha chiesto l’autopsia, che è stata eseguita ieri.
Nella tarda mattinata, dopo l’intervento del perito settore prof. Palagi, alla presenza del Sostituto Procuratore della Repubblica di Pisa, dott. Sellaroli, si è potuto sapere con certezza che il Fermalvento era stato strangolato.
Il Felmalvento, dopo pranzo, dormiva nella sua camera e sembra quindi che, senza neppure un lamento, sia passato dal sonno alla morte.
La responsabilità del Luccheddu è stata individuata per il fatto che soltanto lui era entrato in quella cameretta dicendo di dover restituire una rivista.
Il Luccheddu era inoltre macchiato di sangue uscito dal naso del Fermalvento.
I motivi del delitto sono oscuri.
Gli infermieri non hanno avvertito niente di anormale, perché il reparto era avvolto nel silenzio e tutto appariva più che tranquillo.
Il delitto del resto, è stato compiuto nei giro di pochi secondi: il tempo dunque di restituire una rivista e di andare via.
Il Fermalvento era stato ricoverato la prima volta, per schizofrenia con deformazione del carattere, nell’ospedale di Volterra nel 1951.
Il Luccheddu, invece, è ricoverato da pochi mesi; era giunto dall’ospedale di Montelupo dove era stato rinchiuso nel 1961 per avere, nella incapacità totale di intendere e di volere, violentato e ucciso una ragazza.