Skip to main content

Padiglione Ramazzini 1917

  1. Data di costruzione:
    1917
  2. Anno di abbandono:
    1972
  3. Funzione:

    varie

  4. Utilizzo attuale:
    magazzino
  5. Stato di conservazione:
    pessimo
  6. Numero di piani:
    3
TAG

Nel contesto storico dell’Ex Manicomio di Volterra, il Padiglione Ramazzini è un’importante struttura che merita attenzione. Costruito nel 1917, questo edificio ha una storia ricca e affonda le sue radici nel passato del manicomio. Nel corso degli anni, ha svolto diversi ruoli ed è stato testimone di trasformazioni significative.

La fondazione e la prima funzione del padiglione Ramazzini

Il Padiglione Ramazzini fu costruito nel 1917, principalmente con la manodopera dei prigionieri di guerra austriaci. Inizialmente, la struttura era attrezzata per svolgere un ruolo chiave nella filiera alimentare dell’istituzione. Era un mulino e un pastificio, e ai piani superiori ospitava sia pazienti che operatori addetti a questo servizio. Questa doppia funzione era parte integrante del funzionamento del manicomio, garantendo una produzione interna di alimenti essenziali come il pane.

Il ruolo nel contesto delle donne sarde

Negli anni ’70, il Padiglione Ramazzini divenne un luogo di particolare interesse, accogliendo donne provenienti dalla Sardegna. Queste donne costituivano un gruppo separato all’interno del manicomio, sia per la loro lingua che per la loro cultura. La loro esperienza precedente le aveva rese esperte nella filatura della lana e in altre attività tradizionali del loro paese d’origine. Le loro azioni, sebbene apparentemente stereotipate, erano in realtà espressioni di una vita vissuta.

Trasformazioni e abbandono

Con il passare degli anni, il Padiglione Ramazzini subì trasformazioni significative. Fu oggetto di programmi di risocializzazione, inclusi interventi psicosociali, e molte delle ospiti provenienti dalla Sardegna furono successivamente riportate nei loro ospedali psichiatrici di origine. Di conseguenza, il padiglione rimase inutilizzato per un periodo significativo.

L’affitto a Mino Trafeli

Successivamente, il Padiglione Ramazzini fu affittato a un noto scultore e artista polivalente volterrano, il professor Mino Trafeli. Questa decisione comportò il vincolo di provvedere alla manutenzione dell’edificio e di fornire alla USL consulenze in materia artistico-culturale, oltre a opere d’arte per un valore predefinito. Questa nuova fase della sua storia vide il padiglione adattarsi a un diverso scopo, ma la sua importanza nella comunità locale rimase rilevante.

Lo stato attuale del padiglione Ramazzini

Purtroppo, oggi il Padiglione Ramazzini si trova in uno stato di degrado e abbandono. Il suo stato è classificato come pessimo, e ciò rappresenta una sfida per preservare il suo patrimonio storico e culturale.

In conclusione, il Padiglione Ramazzini è un elemento significativo nella storia del Manicomio di Volterra. Costruito con la partecipazione dei prigionieri di guerra austriaci, ha attraversato diverse fasi nella sua esistenza, da mulino e pastificio a residenza temporanea per donne provenienti dalla Sardegna. Oggi, nonostante il suo stato attuale, rimane una testimonianza del passato e una parte importante del patrimonio culturale della zona.

Fotografie del padiglione Ramazzini