Padiglione Claude Bernard
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Data di costruzione:1918
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Utilizzo attuale:mensa, bar e spaccio
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Altri nomi:Vecchie cucine Centro sociale
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Stato di conservazione:ottimo
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Numero di piani:2
Padiglione Claude Bernard
Storia e funzione del padiglione Claude Bernard
Il padiglione Claude Bernard, all’interno del Manicomio di Volterra, fu ristrutturato ed inaugurato il 12 maggio 1971. Questo evento segnò un importante passo verso la modernizzazione del trattamento psichiatrico, promuovendo un approccio più umano e inclusivo. Alla cerimonia parteciparono autorità regionali, provinciali e cittadine, insieme a eminenti clinici e operatori psichiatrici, con la benedizione da parte di S.E. Mons. Roberto Carniello, Vescovo di Volterra.
Il centro fungeva da luogo di incontro tra pazienti e cittadini di Volterra, offrendo servizi che aiutavano i pazienti a integrarsi nella società e a sentirsi parte della comunità. La struttura offriva diverse attività e servizi, promuovendo la dimensione umana del trattamento.
Struttura e architettura del centro sociale
Il Centro Sociale si trova nella parte centrale del Manicomio di Volterra, in un edificio costruito nel 1918 che fu precedentemente la sede della vecchia cucina. Al piano terra, una galleria di 50 metri conduceva a diverse aree, tra cui il supermarket interno, le sale di parrucchiere per uomo e donna, il bar-ristoro, le sale di pittura, musica, una biblioteca, l’atelier femminile e una tavola calda. Al piano superiore vi erano il centralino telefonico, un salone per convegni, aule scolastiche per i pazienti, la scuola per infermieri, e tre terrazze panoramiche.
Il Centro Sociale fu progettato per essere moderno e funzionale, con un design elegante e sobrio. La spesa complessiva dei lavori murari e dell’arredamento fu di circa 100 milioni di lire, con il progetto e la direzione dei lavori affidati all’Ufficio Tecnico dell’Ospedale.
Ruolo del centro sociale nel manicomio di Volterra
Il Centro Sociale rappresentava un punto di collegamento tra il manicomio e la comunità esterna, favorendo il reinserimento dei pazienti nella società. La sua funzione principale era di stimolare e coordinare attività riabilitative e ricreative per i pazienti, con l’obiettivo di una più rapida ed efficace guarigione.
L’inaugurazione del Centro Sociale fu anche l’occasione per onorare il contributo del Prof. Gino Simonini, Direttore dell’Ospedale Psichiatrico, che fu collocato a riposo per sopraggiunti limiti di età. Durante l’inaugurazione, il Dr. Fiaschi illustrò le finalità del Centro Sociale, sottolineando il concetto di dimensione umana nel trattamento dei pazienti psichiatrici.
Eventi e attività
Dopo l’inaugurazione, il Centro Sociale aprì le sue porte alla cittadinanza, offrendo visite guidate durante il pomeriggio del 12 maggio e la giornata del 16 maggio 1971. Queste visite permisero ai cittadini di conoscere meglio le innovazioni apportate e favorirono una maggiore integrazione tra pazienti e comunità.
Il Dr. Fiaschi, in occasione dell’inaugurazione, ringraziò gli amministratori e tutti i collaboratori, sottolineando l’importanza della dimensione umana nel contesto ospedaliero e il ruolo centrale del Centro Sociale nel promuovere questa filosofia. Durante la visita, gli ospiti espressero ammirazione per la sistemazione degli ambienti e visitarono anche i Laboratori Scientifici dell’Ospedale, recentemente rinnovati.