NeroGotico
Ho vissuto questi luoghi abbandonati fin da bambino, prima che le autorità le chiudessero definitivamente, prima che diventassero pericolosi da frequentare. Mi appartengono, fanno parte della mia infanzia, della mia memoria di adolescente, con amori che sbocciavano nei corridoi bui dei padiglioni, quando questi fungevano come scusa per stare abbracciati l’un l’altro, per difendersi dalla paura e dall’inquietudine.
Ricordo le incursioni con gli amici alla ricerca di qualcosa di soprannaturale, nonostante lo scetticismo che mi accompagna da sempre, il vecchio manicomio riusciva comunque a suscitarmi delle oscure sensazioni, forse perché ancora carico di quelle antiche sofferenze che lo accompagnano da sempre. Ci perdevamo nella lettura dei graffiti del Nannetti, quando questi ricoprivano ancora l’intero cortile del padiglione Ferri, quella che noi definivamo “La mitica storia del Ferri“.
In età più matura, quando incominciavo ad approcciarmi alla fotografia, con la mia compagna di allora ricordo di aver realizzato un reportage fotografico proprio dei graffiti del Nannetti, peccato che queste foto, come il graffito stesso, si siano perse nella notte dei tempi.
Qui c’è una selezione di fotografie recuperate dal mio archivio, scattate tra il 2010 e il 2015, utilizzate poi per la realizzazione di due piccoli video fotografici.
Buona visione