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Madaus – La macchina del tempo

Progetto musicale

Copertina – Madaus – La macchina del tempo

  • Autore:

    (Aurora Pacchi, David Dainelli)

  • Titolo:
    La macchina del tempo
  • Tipologia:
    Progetto musicale

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“Sopra il muro di cemento
C’è una macchina del tempo che va.
Come un alito di vento il suo dolce movimento
Che mi trascinerà
Portami dove chissà
Portami lontano dalla mia civiltà
Spiegami la storia
Le sue verità
Fatta di uomini e d’inganni
Di odio e di umanità
Volo in alto sul creato
Triangolo rettangolo quadrato sarà
Una freccia dentro al cerchio graffiato dalla macchina del tempo che va
Portami dove chissà
Portami lontano verso altre civiltà
Raccontami la storia
Le sue curiosità
Fatta di uomini e ‘inganni
Di odio e d’umanità
Voglio ridere del tempo che non ha pietà
Voglio vivere il mio tempo che mi cambierà
Vorrei credere in un tempo che non finirà
Voglio il tempo di mia volontà
La luce fora i pini senza colori
Ho un giardino nelle mani e polvere dei muri
Si ferma la macchina del tempo solo il lamento
Di una ferita sul cemento

“La macchina del tempo”: il pezzo è ispirato alla vicenda di Oreste Nannetti, degente del manicomio di Volterra, che incise sulle mura del padiglione Ferri innumerevoli graffiti.

Tra questi c’era anche la sua macchina del tempo.

MADAUS nasce dall’incontro di tre musicisti dell’Accademia della musica di Volterra: Aurora Pacchi, voce, Antonella Gualandri, piano, David Dainelli, basso.

MADAUS TRIO - Madaus

MADAUS nasce dall’incontro di tre musicisti, Aurora Pacchi alla voce, Antonella Gualandri al piano, David Dainelli al basso, che si trovano a condividere il loro percorso artistico e professionale all’Accademia della Musica di Volterra.

Fin da subito, la forte presenza dell’ex-manicomio e del carcere nella cittadina toscana diventano fonte di ispirazione per il gruppo, sia nella scelta del nome, MADAUS è infatti l’italianizzazione del termine inglese “madhouse”, manicomio, ma anche nella scrittura delle loro canzoni, i brani de La macchina del tempo, il loro album d’esordio, infatti, scaturiscono dalle esperienze di Aurora e Antonella nell’ambito della musicoterapia con portatori di deficit, e da quelle di David come insegnante di musica e volontario all’interno del carcere.

La nascita ufficiale del connubio artistico risale al 2011, quando le donne del gruppo, con il nome VOC&PIANO, a seguito dei due fortunati tour Per mille lire al mese e Sono solo parole live tour, tenutisi in tanti teatri e piazze italiane, dopo aver ricevuto riconoscimenti prestigiosi, partecipano al Premio Ciampi città di Livorno con Fino all’ultimo minuto e Livorno, vincendo nella sezione Miglior cover di P. Ciampi.

In quell’occasione sono accompagnate da David al basso, così in qualche modo quel palco rappresenta il debutto di questo nuovo sodalizio e VOC&PIANO lascia il posto definitivamente ai MADAUS.

Nel 2012 sono tra i finalisti del Premio De André a Roma, l’anno successivo si esibiscono nella rassegna Il Tenco ascolta a Piombino e vincono il Senza filo Contest al Cantiere San Bernardo di Pisa.

A gennaio 2014 esce l’album d’esordio La macchina del tempo e parte il loro tour promozionale che tocca varie regioni italiane e li porta come ospiti al Marea Festival di Fucecchio insieme, tra gli altri, a Vinicio Capossela e gli Earth Wind & Fire.

Hanno portato la loro musica in ex-manicomi, case di reclusione e strutture equivalenti, anche nell’OPG di Montelupo Fiorentino.

A gennaio 2015, dopo aver ricostituito la Banda di Lajatico, con la quale tuttora collaborano, aprono la scuola Cantiere Madaus in cui si tengono corsi e workshop di musica, canto e teatro e che permette loro di svolgere importanti attività, fra le quali spicca Virtuale, un progetto artistico-didattico e socio-culturale che nasce da una riflessione sul crescente utilizzo dei dispositivi digitali e che prende il nome da una delle loro canzoni. Il primo lavoro che coinvolge gli allievi del Cantiere e di altri istituti scolastici locali, nella realizzazione del video musicale, del backstage e della registrazione del brano in collaborazione con la Banda di Lajatico.

Negli ultimi due anni si sono esibiti in importanti venue anche fuori dai confini nazionali, calcando i palchi di Olanda, Francia, Germania e New York. Dopo questo periodo di intenso lavoro, nell’estate 2017 i MADAUS hanno finito di incidere il loro secondo album, Stretti ad aspettare, che segna contemporaneamente un’evoluzione e una raggiunta maturità artistica, e i cui brani saranno proposti nei loro prossimi live.

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