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L’arresto di un pazzo ritenuto autore del delitto in una casa equivoca d’Arezzo

L’arresto di un pazzo ritenuto autore del delitto in una casa equivoca d’Arezzo

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Pisa, 22 novembre, notte.

Su informazioni giunte dalla Questura di Arezzo, i carabinieri di Marina di Pisa, presentatisi ieri sera nella casa della famiglia Mandini, vi hanno arrestato il trentunenne Palmiro Mandini, da Genova, come presunto autore dell’assassinio di certa Alda Di Leo che, com’è noto, tu trovata uccisa a colpi di scure, in una casa equivoca d’Arezzo, I’8 novembre u. s.

Il Mandini, che è un agente agrario disoccupato, fu ricoverato nel 1914 per alcuni mesi al manicomio di Volterra, avendo dato segni di alienazione mentale.

Tornato in famiglia, non fece più parlare di sé fino al 1° novembre u. s., quando, arrestato per ubbriachezza molesta, venne posto in osservazione all’ospedale di Pisa per nuove manifestazioni di pazzia.

Ma egli riuscì subito a fuggire, tornando all’abitazione dei genitori.

Il 14 u. s. iI Mandini scomparve da Marina di Pisa, e non vi riapparve che la sera dell’11.

Il giorno 6 a quanto è risultato alla Questura di Arezzo, egli visitò in quest’ultima città la famiglia Betti, precedentemente conosciuta.

Diede in quest’occasione palesi segni di squilibrio, dichiarando di gloriarsi del nomignolo di «disastro» e agitando una rivoltella.

I Betti invitarono due guardie a intervenire, ma nel frattempo il Mandini fuggiva, scavalcando il muro d’un giardino.

Il pazzo è stato portato in autolettiga all’ospedale di Pisa, ove trovasi piantonato.

Nella sua abitazione sono stati sequestrati una piccola scure e alcun indumenti che saranno inviati ad Arezzo per essere esaminati dalle inquiline della casa equivoca che videro l’assassino e cercarono di opporsi alla sua fuga.

Verranno anche inviate colà fotografie del pazzo, che per ora non è in condizioni da poter essere trasportato.

L’arresto di un pazzo ritenuto autore del delitto in una casa equivoca d’Arezzo