La sparatoria di Lesmo
Pazzo e intrasportabile il pregiudicato Luigi Arosio
Il processo contro Luigi Arosio, un vecchio pregiudicato che ha trascorso in carcere oltre trent’anni, è stato rinviato a nuovo ruolo dalla prima sezione della Corte d’assise d’appello (pres. Tramonte, P.G. Fabrizi, canc. Di Donato) perché l’imputato è stato giudicato dai sanitari del manicomio giudiziario di Volterra, dove attualmente si trova, completamente infermo di mente e non trasportabile.
Luigi Arosio era comparso per la prima volta in Corte d’assise nello scorso marzo per rispondere di un triplice tentato omicidio commesso il 18 dicembre del 1953, nei pressi di Lesmo.
Il vecchio, che Viaggiava armato di una grossa rivoltella, aveva sollevato legittimi sospetti degli avventori di un’osteria, e quando tre di essi lo avvicinarono egli sparò diversi colpi, ferendo gravemente tale Antonio Brambilla.
Durante il primo processo i difensori, avv. Antonio Greppi e Sergio Ramajoli, chiesero e ottennero che. l’Arosio fosse dichiarato non punibile per totale infermità di mente: ma il pubblico ministero presentò ricorso, sostenendo che l’imputato era un abile simulatore.
In apertura d’udienza, invece, la Corte ha preso atto della comunicazione comunicazione pervenuta manicomio giudiziario di Volterra e ha rinviato il processo a quando l’Arosio sarà in condizioni di mente tali da poter essere trasportato a Milano.