La gita scientifica degli studenti Pisani a Volterra
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Titolo:La gita scientifica degli studenti Pisani a Volterra
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Da un nostro carissimo amico concittadino residente a Pisa, quale magistrato, riceviamo:
Pisa 22 Aprile 1913
Il chiarissimo prof. avv. Francesco Magri, insegnante di diritto e procedura penale in questo glorioso Ateneo, condurrà giovedì, 1 maggio 1913, i suoi discepoli a Volterra per compiervi una duplice visita scientifica, allo storico e pauroso Mastio e al novello, ma già importante, quanto dolente Manicomio.
La partenza è fissata per le 6 del mattino, ciò che significa che circa le ore 9 insegnante e studenti giungeranno, con la recente vaporiera, in codesta città, dal vento e dal macigno per Gabriele D’Annunzio, dalla vera civiltà e dall’onesta ospitalità per Cicerone.
Alla goliardica comitiva, stavolta, si uniranno altri professori di Università, tra cui lo avv. Vincenzo Tangorra, docente scienze delle finanze, alcuni magistrati, vari professionisti come l’ing. Cervelli, il dott. Coli e gli avvocati Morelli-Gualtierotti, Tizzoni, Salvimi, Borsó, Valle, Mariani, Cristiani, Piccioli…
Il programma è esclusivamente scientifico: invero, appena arrivati, nella sala del Consiglio Comunale, il prof. avv. Magri parlerà «dell’organizzazione penitenziaria» e farà poi «un’esposizione critica dell’antropologia criminale;» quindi avverranno le due visite al Mastio e al Manicomio.
Si capisce che gli illustri e giovani ospiti non mancheranno di ammirare le bellezze naturali ed artistiche di Volterra quelle, cioè, che ricreano l’animo e le altre, che di utili cognizioni arricchiscono la mente: dal panorama splendido, che si offre all’occhio dell’osservatore all’infinite varietà del suolo; dalle mura e. porte cielo piche ai musei, alle pinacoteche, alle chiese.
E la cittadinanza volterrana saluterà la intellettuale comitiva, desiderosa di conoscere o di rivedere la nostra piccola, ma gentile Volterra, a cui corre ognora veloce e affettuoso il memore pensiero dei figli lontani e a cui giunge, pur troppo dolorosa, la eco dei lamenti di famiglie che videro o la libertà per anni o alle quali un lungo studio o un grande amore o un male ereditario insidioso offuscò mente e coscienza..
E gli ospiti graditissimi che arriveranno nelle città nel giorno, che segna la festa internazionale, d’ogni lavoro onesto e proficuo; nel giorno pure che in quest’anno ricorda la resurrezione di un’idea di civiltà e di giustisia, lungamente compressa; nel giorno finalmente, che è il primo del mese, in cui la natura più visibilmente si riscuote dal torpore invernale e in cui, per gli occhi, l’anima più si allieta alla festa della luce e dei colori; i graditissimi ospiti proveranno le dolorose sensazioni nella casa, dove un popolo soffre, martella e tuttavia crea e nell’altra casa, dove altra gente incosciamente ride e piange!
Figure di delinquenti temibili figure di malati di mente passeranno davanti la eletta e studiosa schiera; ma la scienza positiva mostrerà, per la parola del maestro, come gli uni e gli altri siano degli anormali, dei psicopatici e quindi ugualmente inadatti, e forse ugualmente pericolosi, alle condizioni della convenienza sociale.
Opere egregie, che attestano la civiltà del popolo etrusco verranno ammirate e non mancheranno a Volterra, coloro, che di tutte potranno fare quella illustrazione, che conferirà a meglio far godere oggi e ricordare domani le bellezze e le glorie cittadine e a viepiù fare emergere la cultura dei suoi figli.
Insomma gli ospiti, riprendendo tarda sera la via del ritorno sul mostro, che si sferra, riandando le ore costassù trascorse, dovranno concludere esser pur vera la sentenza carducciana che nell’ordine degli intelletti la morte è trasformazione soltanto, se, anche oggi, Volterra nostra apparisce come ai lontani tempi di Cicerone non solum oppidum, sed civile et honestum oppidum.
Washington Cherici
P. S. Sappiamo che al geniale banchetto, il prof. Magri, gli altri già rammentati professionisti e gli studenti
hanno voluta la onorifica gradita presenza del Sindaco di Volterra, comm. march. Incontri.
“La gita scientifica degli studenti Pisani a Volterra” – L’articolo originale (1913