Il manicomio di Volterra e il suo Direttore Dott. L. Scabia
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Data di pubblicazione:12 Marzo 1911
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Titolo:Il manicomio di Volterra e il suo Direttore Dott. L. Scabia
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Testata giornalistica:Il Corazziere
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Al concorso per Direttore al Manicomio Provinciale di Genova (Cogoledo) uno fra i primissimi di Italia, apertosi di recente, prese parte, fra i numerosi concorrenti direttori dei Manicomi, il dott Luigi Scabia.
La Commissione nominata per esaminare i titoli dei concorrenti e formare la terna depositò una ampia relazione, collocando il dott. Scabia fra i tre primi concorrenti.
Abbiamo potuto ottenere copia della bellissima relazione nella parte che riguarda lo Scabia, e la pubblichiamo con lieto animo per le lusinghiere constatazioni fatte dalla Commissione sul Manicomio di Volterra, annoverato tra i più moderni, e sul suo direttore dott. Scabia.
Eccola:
Scabia dott. Luigi nato a Padova nel 1868, si è laureato nel 1893 svolgendo una tesi della nostra specialità sotto la guida del prof. Tebaldi, di cui aveva assiduamente frequentata la Clinica: durante i corsi medici era stato molto studioso anche di batteriologia.
Poco dopo la laurea entrò quale medico del Manicomio di S. Clemente a Venezia.
Nel 1897 vinse per concorso il posto di medico alienista nel Manicomio Provinciale di Genova, e in quel frattempo frequentò la Clinica diretta dal prof. Morselli dando ovunque manifestazioni di attività scientifica.
Nel 1900 venne chiamato a dirigere il Manicomio di Volterra fondato dalla Congregazione di Carità, e poco dopo, nel concorso alla direzione del Manicomio di Lucca nel quale oltre ai titoli si richiese la prova dell’esame, egli fu giudicato secondo dopo dott. Cristiani che ebbe il posto, e prima del dott. G. C. Ferrari presentemente Direttore del Manicomio di Imola.
Nel concorso alla direzione del Manicomio di Roma lo stesso dott. Scabia fu giudicato idoneo a quell’alta carica affidata poi al Prof. Mingazzini.
Si aggiunga che in altri concorsi manicomiali per il posto di Direttore, lo Scabia ha ottenuto sempre ottime classificazioni figurando spesso nella terna.
Le pubblicazioni del dott. Scabia sono 37 e riguardano tutte le branche della specialità, non esclusa l’anatomia patologica del sistema nervo e la batteriologia.
Fra i lavori più notevoli di questo candidato sono da segnalare infatti quelli su di un Idrocefalo, di una Anomalia del midollo allungato, che contiene una osservazione pregevole per la novità.
Per quanto riguarda la clinica psichiatrica le memorie sul Ricambio materiale nelle demenze, sull’Ampiezza dell’Iride, sul Potere battericida del siero dei pellagrosi sono contributi che dimostrano l’attitudine del dott. Scabia non solo nell’esame accurato del paziente ma anche alle ricerche di psiopatologia e di chimica clinica.
Copiosa è la produzione medico-legale del dott. Scabia, ma sopratutto importante è il corredo dei suoi lavori di terapia delle malattie mentali.
In questo campo, che dovrebbe avere la preminenza in chi aspira ad essere proposto in un Istituto ospitaliero, il dott. Scabia ha dato alla luce parecchie buone pubblicazioni ad esempio quelle sull’Azione dell’atropina, sulle Iniezione ipodermiche dell’olio d’oliva, sul Tribomuro di salolo, sulla Duboisina, sulla Nitroglicerina ecc. ecc.
Ma sopratutto da menzionare è il voluminoso Trattato di Terapia delle malattie mentali che è stato utile ad un gran numero di alienisti ed ha ottenuto al suo apparire giudizi favorevoli, avendo servito a dimostrare che la psichiatria è una branca della medicina non priva di buone risorse.
Il dott. Stabia é per di più autore di non poche pregevoli pubblicazioni di tecnica manicomiale.
E già il suscitato trattato contiene cenni ampi su questa materia, ma la competenza del Dott. Scabia a tale riguardo è meglio dimostrata dalla guida dell’infermiere dei malati di mente, edita nel 1901, e con la quale egli anticipò quella istruzione teorico pratica del personale di assistenza nei manicomi che da pochi anni è resa obbligatoria.
Sono poi anche da citare le memorie sul suicidio degli alienati e sull’isolamento dei tubercolosi.
Ma di particolarissima importanza per i fini del presente concorso è la pubblicazione da lui dedicata al Manicomio di S.Girolamo in Volterra.
Questo volume illustrato con lusso contiene una dettagliatissima descrizione di tutta l’opera da lui compiuta per trasformare l’antico ospizio di Volterra in un Manicomio moderno, sia col migliore adattamento dei vecchi locali sia con l’erezione dei nuovi padiglioni la cui costruzione ed organizzazione tecnica fu in ogni particolare da lui accuratamente e minutamente diretta.
La Commissione osserva che sotto la solerte direzione del dott. Scabia il Manicomio di Volterra può ora figurare onorevolmente fra i Manicomi edificati ed organizzati secondo le idee più moderne, dovendosi anzi registrare a titolo di onore per questo candidato che egli vi ha introdotto e coordinato su larga scala il lavoro agricolo degli alienati.
Indubbiamente sotto il riguardo edilizio, dietetico ed igienico, il Manicomio di Volterra presenta oggi in ogni suo dettaglio le prove di una instancabile operosità direttiva e di un buonissimo indirizzo tecnico.
Il dott. Luigi Scabia è pertanto un alienista provetto e valoroso fornito di matura coltura speciale e di attività ben coordinata, così da potere onorevolmente coprire la carica di Direttore di un grande Manicomio; perciò in questo concorso egli merita di essere tenuto in alla considerazione.
Quanti amano lo sviluppo e il progresso dei nostri Istituti cittadini si devono sentire orgogliosi che da tanta autorità sia stata riconosciuta la organizzazione moderna e sagace del locale Manicomio, e devono essere grati, a chi, come il dottore Scabia, a tale organizzazione dedicò tutte le sue preziose risorse intellettuali.
In base al resultati della Relazione della Commissione, il Consiglio Provinciale di Genova fu convocato per la scelta nella terna.
Sopra 44 votanti il dott. Scabia ebbe 22 voti: non essendo quindi stata raggiunta la maggioranza assoluta dei votanti, il Consiglio dovrà nuovamente addivenire alla votazione.
E noi facciamo l’augurio sincero che lo Scabia, che pur ha già avuto cosi meritate attestazioni di stima anche da quell’Alto Consesso Genovese, possa riuscire vittorioso, premio alla sua intelligenza ed alla sua opera scientifica.
Facciamo l’augurio per la sua vittoria, ma non senza nutrire la speranza ch’egli possa mantenere nel locale Manicomio, che egli vide sorgere sotto la sua mano sapiente, una alta funzione direttiva.
Ad ogni modo grazie a Lui, e grazie a tutti quelli, e primissimo l’attuale Presidente l’egregio cav. avv. Giulio Bianchi che hanno dato così benefico e razionale sviluppo al più importante Istituto cittadino.