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Dottor Claus Schilling

Il medico dei nazisti

Dottor Claus Schilling
  • nome:
    Claus
    Schilling
  • status:
    Medico
  • nascita:
    5 luglio 1871
    Monaco
  • morte:
    13 dicembre 1945
    Landsberg
  • motivo di morte::
    Esecuzione capitale
tag:

Claus Karl Schilling (talvolta traslitterato Klaus) è stato uno specialista di medicina tropicale tedesco, ricordato per la sua crudele partecipazione agli esperimenti su esseri umani nel campo di concentramento di Dachau durante gli anni della seconda guerra mondiale.

Fu nominato primo direttore della divisione di medicina tropicale del Robert Koch Institute nel 1905, dove rimase per i successivi tre decenni.

Claus Schilling Credit: Wellcome Library, London.
© Wellcome Library, London.

Anche se non fu mai membro del Partito Nazista e ricercatore riconosciuto prima della guerra, Claus Schilling divenne noto come conseguenza della sua entusiasta partecipazione alla ricerca umana sia sotto l’Italia fascista che sotto la Germania nazista.

Dal 1942 al 1945, le ricerche di Schilling sulla malaria e i tentativi di combatterla usando droghe sintetiche hanno portato a oltre un migliaio di casi di sperimentazione umana sui prigionieri del campo.

L’esperienza del dott. Claus Schilling al manicomio di Volterra e di Siena

Dopo il ritiro dall’Istituto Robert Koch nel 1936, Il dottor Claus Schilling, a seguito di una lezione tenuta presso l’Istituto di Sanità Pubblica di Roma (1937) si trasferì nell’Italia fascista di Benito Mussolini, dove gli fu data l’opportunità di condurre i suoi esperimenti di immunizzazione sui detenuti dei manicomi (le autorità italiane erano preoccupate che le truppe avessero dovuto affrontare focolai di malaria nel corso della guerra italo-etiope e vi era un forte interesse politico e scientifico da parte del governo prussiano ad estendere la collaborazione con le istituzioni italiane)

Nel luglio del 1938, grazie ad una intensa collaborazione con il professor Alberto Missiroli (capo del laboratorio di Malariologia di Roma- I.S.S), il professor Domenico Marotta (direttore dell’Istituto di Sanità Pubblica di Roma) e professor Giovanni Petragnani (direttore generale della sanità pubblica), viene autorizzato a svolgere le sue ricerche presso l’Ospedale Psichiatrico S.Nicolò di Siena.

Le sperimentazioni, che non avevano obiettivi terapeutici, consistevano nell’iniettare quantità crescenti di schizonti nei pazienti psichiatrici (contro la loro volontà).

Schilling credette erroneamente di avere scoperto un’efficace vaccinazione quando questi soggetti non mostrarono alcun sintomo dopo l’iniezione di una mistura di siero costituita da anticorpi anti schizonti e da schizonti.

C’era un errore di base che rendeva l’esperimento sbagliato ovvero la dimostrata mancanza d’immunizzazione nei confronti degli sporozoiti.

Nel 1939 le autorità italiane bloccarono i suoi studi al S.Niccolò a Siena.

Il dottor Schilling, nonostante il divieto e le crescenti perplessità nel mondo scientifico italiano sui risultati conseguiti, continuò le sue ricerche tra il marzo e il novembre del 1941, iniettando schizonti, in quantità crescenti, anche in pazienti non affetti da paralisi progressiva presso l’Ospedale Psichiatrico di Volterra, con questa sua attività illegale preparava il suo ritorno in Germania.

Il ritorno del dott. Claus Schilling nella Germania Nazista

Il 12 novembre 1941 in una relazione scriveva:

“Abbiamo avuto successo nel raggiungere un’immunità completa contro l’infezione malarica iniettando parassiti della malaria in combinazione con il chinino a due individui”.

Schilling fin dal marzo del 1941 aveva offerto la sua disponibilità all’Ambasciata tedesca di Roma proponendo una ricerca indirizzata al controllo delle infezioni malariche che colpivano i militari della Wehrmacht.

In particolare, egli assicurava che grazie ai suoi studi era possibile ridurre l’impatto della malaria sui militari tedeschi in Bulgaria e in Grecia ove la malattia era particolarmente aggressiva.

Schilling sottolineò l’importanza della ricerca per gli interessi tedeschi, anche il governo nazista della Germania lo sostenne con una sovvenzione finanziaria per la sua sperimentazione italiana.

Schilling tornò in Germania dopo un incontro nel 1941 con Leonardo Conti (Generale delle SS, Segretario di Stato alla Sanità presso il Ministero degli Interni e capo del programma di eugenetica nazista facente parte dell’Aktion T4).

All’inizio del 1942 gli fu fornita una speciale stazione di ricerca sulla malaria nel campo di concentramento di Dachau da Heinrich Himmler, il leader delle SS.

Nonostante le valutazioni negative dei colleghi, Schilling rimase a capo della stazione della malaria per tutta la durata della guerra.

Anche se negli anni ’30 Schilling aveva sottolineato il fatto che la ricerca sulla malaria su soggetti umani poteva essere eseguita in modo del tutto innocuo, i soggetti di Dachau includevano esperimenti a cui venivano iniettate droghe sintetiche a dosi che andavano da alte a letali.

Degli oltre 1.000 prigionieri utilizzati negli esperimenti di malaria a Dachau durante la guerra, tra 300 e 400 morirono di conseguenza; tra i sopravvissuti, un numero considerevole rimase permanentemente danneggiato in seguito.

Nel corso dei processi di Dachau a seguito della liberazione del campo alla fine della guerra, Schilling fu processato da un tribunale americano, con una dichiarazione giurata di Schilling dell’ottobre 1945 presentata nel procedimento.

Arresto e condanna

Dopo la guerra, il Dr. Schilling fu arrestato dall’esercito americano e accusato di aver partecipato a un “piano comune” per violare le leggi e gli usi della guerra perché condusse esperimenti sui prigionieri del campo di concentramento di Dachau, usando vari farmaci nel tentativo di trovare una cura per la malaria. La maggior parte dei suoi sudditi erano giovani sacerdoti polacchi che il Dottor Schilling infettò per mezzo di zanzare dalle paludi d’Italia e della Crimea, secondo l’autore Peter Padfield nel suo libro intitolato “Himmler.”

I sacerdoti furono scelti per gli esperimenti perché non erano tenuti a lavorare, come lo erano i prigionieri ordinari a Dachau.

Uno dei testimoni dell’accusa al processo dei maggiori criminali di guerra tedeschi a Norimberga fu il Dr. Franz Blaha, un medico ceco prigioniero politico comunista a Dachau.

Un affidavit (documento numero 3249-PS, Exhibit USA-663) firmato dal Dr. Blaha è stato inserito nel principale processo di Norimberga.

I suoi commenti in questa dichiarazione giurata sul Dr. Schilling sono riportati di seguito dalla trascrizione del processo di Norimberga dell’11 gennaio 1946

“Durante il mio periodo a Dachau, avevo familiarità con molti tipi di esperimenti medici condotti sulle vittime umane. Queste persone non sono mai state volontarie ma sono state costrette a sottomettersi a tali atti.

Esperimenti sulla malaria su circa 1.200 persone furono condotti dal Dr. Claus Schilling tra il 1941 e il 1945.

Schilling fu personalmente incaricato da Himmler di condurre questi esperimenti. Le vittime sono state o morsi da zanzare o dato iniezioni di sporozoiti malaria prese da zanzare.

Sono stati applicati diversi tipi di trattamento tra cui chinino, pirifero, neosalvarsan, antipiride, piramide e un farmaco chiamato 2516 Behring.

Ho eseguito autopsie sui corpi di persone che sono morte a causa di questi esperimenti sulla malaria.

Da trenta a quaranta sono morte a causa della malaria stessa.

Trecento-quattrocento persone morirono più tardi a causa di malattie mortali a causa delle condizioni fisiche causate dagli attacchi di malaria.

Inoltre ci sono stati decessi a causa di avvelenamento da overdose di neosalvarsan e piramide.

Il Dott. Schilling era presente alle mie autopsie sui corpi dei suoi pazienti.”

Il Dottor Schilling è stato condannato a Dachau e impiccato.

Nella sua dichiarazione finale alla corte, il Dott. Schilling ha supplicato di avere i risultati dei suoi esperimenti restituiti a lui in modo che potessero essere pubblicati.

Durante il suo processo, ha cercato di giustificare il suo crimine sostenendo che i suoi esperimenti fossero per il bene dell’umanità.

Il 13 dicembre 1945 Schilling verrà condannato a morte per impiccagione.

La sua esecuzione avrà luogo nella prigione di Landsberg il 28 maggio 1946.


Il filmato originale dell’impiccagionde del dottor Claus Schilling

❗❗❗ATTENZIONE❗❗❗:
le immagini che seguono potrebbero urtare la vostra sensibilità

Esecuzione capitale del Dottor Claus Schilling

Relazione della ricerca malariale risultante dall’interrogatorio del professor Claus Schilling

Dottor Claus Schilling