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Ci chiamavan matti. Voci di muto amore

  • Titolo:
  • Attori:
    Gianni Calastri
  • Suoni e musiche:
    Andrea “Lupo” Lupi
  • Luci:
    Raoul Lupi
  • Scenografie:
    Paolo e Alessandro Pineschi
  • Organizzazione:
    Maria Rolli e Paolo Salvadori
  • Riprese:
    Dodo’s Art
  • Locandina:
    Alessio Marolda
  • Riprese video:
    Dodo’s Art
  • Anno:
    2020
  • Produzione:
    La Compagnia del Bosco – Teatro di Capannoli – Collettivo Distillerie

La lettura-spettacolo “Ci chiamavan matti. Voci di muto amore” nasce dalle letture di alcune lettere di uomini e donne internati nel manicomio di Volterra effettuate durante le visite guidate all’ex manicomio  e dallo spettacolo teatrale-musicale “Che Matti. Voci e suoni dai manicomi”,  messo in scena insieme al gruppo musicale I Disertori.

Ho accettato con piacere l’invito di portare di nuovo su un palco le voci negate di così tante persone, uomini e donne, rinchiuse nei manicomi di Volterra, Siena e Arezzo nel corso del secolo scorso.

Oltre ad alcune lettere provenienti dal manicomio di Volterra, lo spettacolo è costituito da estratti del diario di una internata nel manicomio di Siena e alcune testimonianze provenienti dal manicomio di Arezzo tratte dal lavoro di A.M. Bruzzone “Ci chiamavano matti”.

Voci che si liberano dalle lettere, da quei muri freddi e incrostati di rabbia, grida, suppliche e silenzi; voci che meritano di essere ascoltate.

Lo spettacolo è impreziosito dalla scultura realizzata da Paolo e Alessandro Pineschi, dalle suggestive sonorizzazioni effettuate dal vivo da Andrea “Lupo” Lupi e dalla locandina realizzata da Alessio Marolda.