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Appartamento a soqquadro per le violenze di un marito

Appartamento a soqquadro per le violenze di un marito – 12 agosto 1950
  • Data di pubblicazione:
    12 Agosto 1950
  • Testata giornalistica:
    Corriere d’informazione

Una clamorosa scenata è avvenuta, stamane, in una popolare strada di porta Ticinese.

Verso le 8 un uomo di quarantaquattro anni, Fiorenzo Staffini fu Battista ha salito le scale dello stabile di via Ascanio Sforza 35 ed ha bussato alla porta della moglie, Olga Tirelli, di trentasette anni.

I due, che hanno un figlio diciassettenne, da diverso. tempo vivono separati legalmente.

Olga Tirelli era stata costretta a prendere la dolorosa decisione di staccarsi dal marito, in seguito ad una
serie di fatti.

Fiorenzo Staffini è infatti conosciuto dalla polizia come un pericoloso soggetto, più volte arrestato e processato, più volte ricoverato all’ospedale psichiatrico di Mombello e al manicomio criminale
di Volterra.

Dopo la separazione egli era rimasto in via Ascanio Sforza e si era stabilito in un piccolo appartamento nel caseggiato numero 41.

I rapporti dello Staffini con la moglie e col figlio da qualche anno erano diventati ancor più tesi.

Le intenzioni dello Staffini non dovevano essere delle più concilianti.

Quando l’uomo ha insistentemente e nervosamente bussato all’uscio, la Tirelli ha intuito il pericolo che la minacciava e s’è rifiutata fermamente di aprire.

L’energumeno ha replicato urlando che era decisissimo a sfondare la porta.

Ma nemmeno quest’argomento, com’era naturale, ha convinto la donna.

Lo Stanni ha cominciato allora ad assestare vigorosissime spallate all’uscio.

La furia del violento ha avuto ragione della porta in pochissimi minuti.

Lo Staffini, mentre la moglie invocando disperatamente aiuto si ritirava in una stanza, faceva irruzione e prendeva a fracassare tutto quello che trovava sul suo cammino.

Gli inquilini della casa, messi in allarme dal baccano, telefonavano immediatamente al Commissariato Ticinese.

Dopo giungevano sul posto alcuni agenti.

Lo Staffini, dopo aver cercato di resistere, sferrando pugni calci, poteva essere finalmente immobilizzato, e condotto negli uffici di via Meda

Qui egli ha nuovamente dato in escandescenze, cercando di fare a pezzi la sua giacca.

Ridotto nuovamente alla ragione, lo Staffini è stato poi preso in consegna dagli infermieri della Croce Rossa che l’hanno trasportato al manicomio di Mombello.

Appartamento a soqquadro per le violenze di un marito